“L’Aula della Camera oggi ha confermato la decisione della commissione Giustizia di alzare le pene per il reato di scambio politico mafioso. Insieme al ministro Orlando, che si era esposto personalmente in Aula, ci eravamo impegnati a questa revisione che non avevamo attuato nell’ambito del voto del Ddl anti corruzione per evitare di bloccare quel provvedimento – che avrebbe dovuto avere una nuova lettura da parte del Senato. E’ importante che tutti, tranne Forza Italia, abbiamo votato sì, compreso il M5S che però non rinuncia a lamentarsi sollevando una polemica infondata”. Lo afferma Davide Mattiello, deputato Pd e già relatore della riforma del voto di scambio il quale spiega: “l’applicazione di questo delicato articolo è molto complessa ed è perciò consigliabile cautela su questo nodo. Diversamente da quanto sostengono i deputati 5S, la Cassazione a Sezioni Unite non si è mai pronunciata; esistono pronunce di singole Sezioni che però hanno espresso orientamenti diversi e tra loro contradditori; alcune sentenze di merito non definitive (ad esempio quella di secondo grado del processo Minotauro di Torino) hanno emesso sentenze sulla base dell’attuale formulazione del 416/ter, condannando personaggi politici. Infine, l’innalzamento delle pene votato oggi rispetta il fondamentale principio di proporzionalità più volte richiamato dalla Corte Costituzionale: dopo l’aumento del pene del 416/bis abbiamo potuto procedere a questo aggiustamento”.