Iniziata discussione del ddl sul contrasto alla povertà
“Il disegno di legge delega sul contrasto della povertà introduce per la prima volta in Italia il reddito minimo come livello essenziale delle prestazioni, da garantire progressivamente a quanti sono in condizione di povertà assoluta. Oltre al sostegno economico sono previsti anche interventi di inclusione attiva sostenuti dai servizi degli enti locali. Si tratta di un intervento per il rispetto della dignità delle persone e in nessun modo può essere definito un intervento assistenziale”. Lo ha detto Anna Giacobbe, deputata del Pd e relatrice per la commissione Lavoro al ddl povertà, durante la relazione nell’Aula di Montecitorio.
“La crisi economica - ha proseguito Giacobbe - ha aumentato la quota di popolazione povera. Anche per questo la legge di Stabilità per il 2016 ha istituito il Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale stanziando un miliardo di euro dal 2017. Si stratta di un fondo strutturale, sostenibile per il bilancio dello Stato e non di un intervento demagogico una tantum. Il Fondo verrà incrementato di anno in anno per arrivare a coprire la platea di tutti i nuclei familiari in condizione di povertà assoluta, a partire da quelli con figli minori o disabili gravi, o con disoccupati ultra cinquantacinquenni. Viene anche previsto un riordino del funzionamento nel sistema dei servizi sociali con un nuovo e più stringente sistema di controlli e verifiche per gli aventi diritto. Con questo ddl il Pd e il governo mettono al centro una serie di interventi concreti e strutturali per contrastare la povertà assoluta”.