“Credo che tutti in quest'Aula, maggioranza e opposizione, condividiamo l'obiettivo di accompagnare positivamente un processo di crescita dei nostri ragazzi, però per farlo c'è bisogno, nel momento della difficoltà, che quel processo venga amplificato e quei ragazzi vengano sostenuti. Ce l'hanno detto tutti gli auditi e tutti gli esperti, cristallizzare un momento di difficoltà con il giudizio sintetico, rischia di avere l'effetto esattamente opposto a quello auspicato, cioè produrre un peggioramento della situazione. Di fronte a una scelta del genere, noi abbiamo il dovere, ancor più in un momento in cui tutti i dati ci dicono di un maggiore disagio nelle generazioni, di accompagnare quel processo con gli strumenti che la pedagogia ci suggerisce. Quindi non i giudizi sintetici, ma mantenendo l'impianto che attualmente era previsto". Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Matteo Orfini, componente della commissione Cultura, durante l’esame del ddl voto in condotta.