“Non voglio affrontare il tema dal punto di vista geopolitico, sentimentale o ideale, perché chi mi ha preceduto ha già espresso considerazioni condivisibili. Ma c’è un’immagine che mi viene in mente: quella del sarto, dell’artigiano. L’Italia è un Paese di grande tradizione sartoriale e artigianale, e la sensazione che ho è che stiamo assistendo alla misurazione e alla cucitura su misura di un abito, confezionato ad hoc per qualcuno. Qui non è più in ballo il patriottismo, né i finti patrioti o le alleanze geopolitiche. La questione è chiara: siamo di fronte a un affidamento in concessione, un'operazione che non guarda al medio-lungo periodo, alla sicurezza nazionale o al posizionamento strategico del Paese. Piuttosto, si inserisce in un principio di ricattabilità che ormai caratterizza questa fase politica. L’Italia si trova sotto scacco della logica dell’uomo forte, mentre la debolezza strutturale di questo governo e della sua presidente del Consiglio ci espone a scelte strategiche nefaste per l’interesse nazionale”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd, durante la discussione sul ddl Spazio.
"Non possiamo permettere – ha concluso Ricciardi – che il futuro del settore spaziale italiano venga deciso con una logica di corto respiro e di mera convenienza politica. Serve una visione strategica di lungo periodo, capace di tutelare realmente gli interessi del Paese.”