“Finalmente, nei primi mesi del 2017, partiranno i lavori di scavo del nuovo tunnel ferroviario sotto il Moncenisio, destinato a sostituire la storica, e gloriosa, galleria del Frejus. Il progetto è cofinanziato al 40% dall’Ue, ma l’accordo fra Italia e Francia va ratificato con legge entro la fine dell’anno per non perdere 3,3 miliardi di contributi europei. Permetterà la drastica riduzione di quei 2,6 milioni di Tir in transito sulla direttrice Italia-Francia e il dimezzamento dei tempi di viaggio per i passeggeri da Torino a Lione, con un risparmio di ben due ore per giungere a Parigi. In particolare, vogliamo togliere dalle autostrade della Liguria, del Piemonte e della Val d’Aosta almeno un milione di Tir all’anno, portando verso il 50% la quota di trasporto merci su ferrovia rispetto all’attuale 9%”. Così il deputato Dem, Marco Causi, intervenendo in Aula quale relatore del testo di ratifica ed esecuzione dell’accordo tra Italia a e Franciaper l’avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.
“Il progetto definitivo - spiega Marco Causi - è radicalmente diverso da quello originario. Dagli 82 km di linea in nuova sede si è passati a soli 32, massimizzando il riutilizzo e l’ammodernamento della linea storica esistente, oltre che di altre infrastrutture. Il consumo di suolo è praticamente nullo e si permetterà di far respirare sia le montagne che la Liguria, riducendo le emissioni di Co2 in una misura pari alla produzione complessiva di anidride carbonica generata da una città di 300 mila abitanti. Inoltre, agli appalti si applicherà la normativa antimafia italiana, anche sui lavori che si svolgono sul territorio francese. E’ legittimo essere ancora contrari - conclude il deputato Dem - ma è necessario un esercizio di vera onestà intellettuale nel giudizio e, soprattutto, bisogna dissociarsi dai comportamenti violenti e intimidatori”.