“Il Gruppo del Pd vota a favore del decreto perché ne condividiamo gli obiettivi e le finalità. Siamo d’accordo sulla necessità di rinviare a causa della pandemia l’entrata in vigore del Codice della crisi e, in particolare, delle misure d’allerta. E sosteniamo l’idea di anticipare l'entrata in vigore di alcuni strumenti innovativi previsti dal Codice della crisi. Certamente, però, non siamo entusiasti dell’iter di approvazione. Non solo per il meccanismo che vede ormai solo una Camera che interviene nel merito e l’altra che si ritrova un testo già definito. Ma avremmo anche voluto una maggiore interlocuzione tra la commissione di esperti, gli uffici ministeriali e la politica, i gruppi parlamentari, cui spetterebbe sempre la sintesi finale. Anche per un maggiore rispetto del lavoro pregresso della scorsa legislatura che ha approvato la legge delega e di questa che ha visto il via libera ai decreti delegati. Il Codice della crisi, infatti, aveva ed ha obiettivi ambiziosi: per il superamento della legge Fallimentare del 1942 e di tutte le sue stratificazioni successive; e per permettere l’emersione tempestiva delle crisi d’impresa. Ci aspettiamo per il futuro una maggiore interlocuzione, anche per capire meglio come questo decreto impatta proprio sul Codice della crisi”.
Così il capogruppo dem in commissione Giustizia alla Camera, Alfredo Bazoli, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto favorevole del Gruppo Pd al decreto sulle Misure urgenti in materia di crisi di impresa.