“Dopo aver aperto tavoli, fatto promesso di ogni genere, annunciato per due volte imminenti interventi legislativi, Di Maio tradisce ancora una volta le speranze dei riders “. Lo dichiara Debora Serracchiani, capogruppo Pd in Commissione Lavoro alla Camera, a proposito della decisione del governo di dichiarare inammissibili tutti gli emendamenti al Decretone riguardanti i riders.
“Al tavolo aperto il 2 luglio dello scorso anno – spiega – e all’impegno di recepire l’accordo stretto con i riders prima nel Decreto Dignità, poi nel Decretone, Di Maio non solo non ha ancora fatto seguire alle parole alcun atto concreto ma ha respinto anche le proposte delle opposizioni. Non si capisce se questo sistematico tradimento delle speranze dei riders sia dovuto alla solita incapacità del ministro rispetto a una materia complessa, oppure risponde allo schema cinico secondo cui si utilizza un problema in chiave propagandistica per poi dimenticarsene al momento di passare dalle parole ai fatti. In ogni caso, al ministro facciamo presente che ha una soluzione a portata di mano. Ed è una proposta di legge a mia prima firma. Prevede la trasparenza informativa sugli algoritmi funzionali all’individuazione dei riders, il principio dell’equità salariale, tale da assicurare un trattamento economico in grado di correlare il compenso al tempo complessivo di lavoro, il ricorso alla contrattazione collettiva, per ridurre i possibili contenziosi giudiziari, la libertà di organizzazione ed azione sindacale, per evitare quei comportamenti opportunistici indotti dalle modalità di erogazione della prestazione”.
“Il governo e Di Maio non hanno più scuse. Si decidano a intervenire e introducano le tutele di cui i riders hanno assolutamente bisogno. Certo, di tutto hanno bisogno fuorché di promesse poi tradite”, conclude.