“Una legge sacrosanta che contribuirà a ridurre il numero delle persone che ogni anno perdono la vita per arresto cardiaco e che supererà quelle insopportabili differenze territoriali che presenta ancora il sistema dell'emergenza urgenza italiano, che espone il cittadino a standard e possibilità diverse a seconda che si trovi in una Regione o in un'altra, in una grande città o nelle aree interne del Paese”. Così il democratico Luca Rizzo Nervo interviene alla Camera annunciando il voto favorevole del Pd sulla proposta di legge che disciplina l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extra ospedaliero. “Il voto unanime del parlamento è molto importante ed è figlio di un importante lavoro di collaborazione, piuttosto inedito di questi tempi, svolto in Commissione Affari Sociali e che ha portato a un testo che riprende tutti gli aspetti decisivi contenuti nella proposta presentata dal Pd. Con questo testo vengono introdotti strumenti concreti in grado di aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco”. “Nel nostro Paese – ricorda Nervo - ogni anno, su cento persone colpite da un attacco di cuore per una fibrillazione, un terzo dei pazienti muore prima di raggiungere un ospedale nonostante i dati della letteratura scientifica evidenzino il fatto che con una defibrillazione precoce si possa arrivare a triplicare i sopravvissuti, salvando circa 10mila persone ogni anno. L'arresto cardiaco in Italia uccide invece 57.000 persone ogni anno. Questo numero equivale a 156 persone ogni giorno, 1 ogni 9 minuti. Un dato – conclude- che ci auguriamo venga radicalmente modificato anche grazie a questa legge”.