“Programmi per sistemi d'arma molto impegnativi sia sul piano finanziario che industriale che si sviluppano su tempi lunghi, sono per loro natura oggetto di costante verifica e valutazione. Si tratta di una caratteristica necessaria ad entrambi i contraenti. Il programma F35 non ha fatto eccezione a questa regola ed è stato oggetto di critiche, revisioni, ripensamenti e aggiustamenti da parte di tutti i partner coinvolti, in primis dagli Stati Uniti stessi. Il nostro Paese partecipa lealmente ad un programma definito nei modi e nei tempi, senza rinunciare alle proprie valutazioni autonome, che posso essere anche critiche. Mi sembra questo il concetto espresso, se pur con accenti diversi, sia dal Presidente del Consiglio Conte che dal Ministro della Difesa Guerini. Alla fine sono sorpreso da quello che mi sembra un eccesso di animosità contenuto in alcune dichiarazioni. Al di là dei toni più o meno accesi nessuno mi pare che abbia intenzione di uscire da questo programma. L’Italia partecipa al programma F35 con atteggiamento serio da anni e ci rimarrà con il buon senso che il nostro Paese ha dimostrato fino ad ora”.
Lo dichiara il deputato democratico Alberto Pagani, capogruppo in commissione Difesa.