“La diga sul torrente Vanoi è un’opera dannosa per il territorio e che porta rischi molto più concreti dei supposti benefici dei quali parla il presidente Zaia. Lo hanno ben detto il sindaco di Lamon e il segretario provinciale del Pd di Belluno, Alessandro Del Bianco. La valle del Vanoi ha una classe di pericolosità idraulica molto elevata (cosiddetta P4), il massimo riconosciuto, e con un intervento del genere, una diga di oltre 126 metri, nell’area si rischiano disastri simili a quello del Vajont, che stiamo ricordando proprio in questi giorni. A distanza di 60 anni da quella tragedia sembra si vogliano percorrere gli stessi errori. Una vera e propria ‘offesa alla memoria’, riprendendo le parole dell’ingegnere Dal Paos. È assurdo che un progetto vecchio e superato venga messo tra le priorità che la Regione Veneto ha indicato per contrastare la siccità nella nostra regione”.
Lo dichiara la deputata democratica della commissione Ambiente eletta nel collegio Venezia-Treviso-Belluno, Rachele Scarpa, e da sabato il Pd raccoglierà nei comuni del territorio le firme contro il progetto.
“Voglio unirmi all’appello dei comuni e dalla Provincia di Belluno - ha aggiunto - che, unitamente ai loro vicini trentini, sono stati chiarissimi nel rigettare un’opera che viene portata avanti senza confronto con il territorio e con investimenti pubblici consistenti (un milione di euro già speso per la progettazione e 150 già richiesti dalla Giunta Zaia allo Stato per finanziare l'opera). Insieme alla deputata eletta nella provincia di Trento, Sara Ferrari, - ha concluso - presenteremo un’interrogazione al ministro Pichetto-Fratin affinché si fermi la progettazione dell’opera e si mettano in agenda interventi capaci di risolvere veramente le criticità idriche del Veneto senza comprometterne le parti più fragili”.