Oggi, giovedì 19 gennaio, alle ore 14.30 presso la sala stampa di Montecitorio in via della Missione, 4 – Roma.
Nel corso della conferenza stampa dell’Onorevole Eleonora Cimbro e del Comitato Nazionale Ricorrenti Concorso per Dirigenti Scolastici 2011, verranno presentate proposte per la soluzione del contenzioso in corso con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a seguito dell’entrata in vigore della Legge 107 del luglio 2015.
“Il Governo, attraverso la Buona Scuola, ha tentato di dare una soluzione definitiva e organica all’ingente e pluriennale contenzioso che ha investito le passate procedure concorsuali per il reclutamento dei dirigenti scolastici del nostro Paese; purtroppo molte criticità permangono e nuovi contenziosi, a fronte proprio di quest’ultima, imperfetta sanatoria, rischiano di aggiungersi. La situazione è particolarmente delicata, in particolare, per le centinaia di ricorrenti che hanno partecipato al concorso del 2011; ricorrenti che sono stati infatti esclusi dall’ultimo provvedimento governativo. Dopo anni passati nella più totale incertezza, fra ricorsi al TAR, prove annullate, sostenute di nuovo, e ancora annullate per irregolarità di ogni specie, chiediamo al Ministero di intervenire in questa non più sostenibile, e indecorosa, situazione, dando una chiara e definitiva risposta al problema” – così ha dichiarato l’Onorevole Eleonora Cimbro.
I ricorrenti aderenti al Comitato Nazionale afferenti al concorso per dirigente scolastico del 2011, dislocati in diverse regioni d’Italia (Lombardia, Campania, Puglia, Veneto, Umbria, Lazio, Sicilia, Sardegna, Toscana) sono circa 600 e, a seguito dell’entrata in vigore della legge 107 del luglio 2015, chiedono la tutela del diritto alla parità di trattamento. Essi si trovavano, infatti, in pendenza di contenzioso all’atto dell’entrata in vigore della L. 107/2015 e sono stati palesemente discriminati rispetto ai ricorrenti degli analoghi concorsi per dirigente scolastico del 2004 e del 2006 versanti nelle medesime condizioni (art. 1, comma 88, lett. b, L. 107/15), ai quali invece è stato concesso il diritto ad essere ammessi alle procedure previste al comma 87 dell’art. 1 della medesima legge, consistenti nella frequenza di un corso intensivo di 80 ore e di una prova orale al termine di tale percorso.
Le incomprensibili resistenze a porre rimedio alle ingiuste discriminatorie previsioni recate dalla legge 107 del luglio 2015, resesi manifeste in occasione della discussione del disegno di legge di Stabilità avvenuta nel dicembre scorso alla Camera dei Deputati, costringe questo Comitato ad intervenire con la richiesta di estensione, nell’ambito del prossimo ddl del cosiddetto "Milleproroghe", con gli opportuni accorgimenti correttivi, delle norme sopra richiamate in modo da garantire quella equità di trattamento e quelle condizioni di pari partecipazione e non discriminazione che sino ad oggi sono state incomprensibilmente negate.
Nel corso dell’esame della legge di stabilità, infatti, sono stati respinti dalle Commissioni parlamentari di merito tutti gli emendamenti che si ponevano il fine di correggere, finalmente, quelle ingiuste previsioni riconosciute tali anche dai tanti parlamentari proponenti.
Gli aderenti a questo Comitato Nazionale, la cui costituzione si è resa necessaria proprio ai fini della migliore tutela degli interessi dei medesimi, richiedono infatti di avere riconosciuto il medesimo titolo all’accesso alle procedure concorsuali di cui al comma 88, lett. b), dell’art. 1 della L. 107/2015, alle medesime condizioni assicurate ai ricorrenti dei precedenti concorsi per dirigente scolastico tenutisi nel 2004 e nel 2006. La norma suddetta, ha infatti escluso dalle predette procedure soltanto i ricorrenti dell’analogo concorso tenutosi nel 2011, nonostante il fatto che gli stessi si trovassero nelle identiche condizioni di fatto e di diritto dei predetti: preselettiva superata e contenzioso pendente alla data di entrata in vigore della L. 107/2015 .
A queste considerazioni occorre aggiungere che tale riconoscimento consentirebbe, tra l’altro, un più certo raggiungimento del fine, espresso efficacemente al comma 87 dell’art. 1 della medesima legge, di “tutelare le esigenze di economicità dell'azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico”,in considerazione della sempre più grave situazione di scopertura dei numerosissimi posti di dirigente scolastico disponibili (circa 1500), per i quali il sistema scolastico nazionale è costretto a fare ricorso, ormai da diversi anni, all’istituto della reggenza.
Nel corso della conferenza stampa, organizzata dall’Onorevole Eleonora Cimbro e dal Comitato Nazionale Ricorrenti, alla quale saranno presenti, tra gli altri, i parlamentari Luisella Albanella, Emiliano Minnucci, Teresa Piccione, Nazzareno Pilozzi, Saverio Romano, Giuseppe Zappulla, verranno illustrate alcune ipotesi per trovare una soluzione alla annosa questione.
Durante la conferenza stampa, inoltre, una delegazione di docenti appartenenti al Comitato Nazionale Ricorrenti Concorso Dirigenti Scolastici 2011, provenienti da tutta Italia darà vita ad un sit-in a Piazza Montecitorio.