• 09/07/2021

Parole discriminatorie e ideologiche. Con questa preoccupazione i deputati del Pd della Commissione Infanzia On. Paolo Lattanzio, Sen. Paola Boldrini, On. Paolo Siani, On. Rosa Maria Di Giorgi e la deputata Rossella Muroni di Facciamo Eco hanno chiesto alla presidenza della Commissione di convocare urgentemente in audizione la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Umbria, Maria Rita Castellani. Castellani nei giorni scorsi aveva firmato un editoriale confuso e pericoloso “in bilico fra propri convincimenti personali, pregiudizi inqualificabili e retorica da militante politica”, scrivono i deputati e le deputate nella richiesta. “Castellani, dimostrando anche ignoranza in materia, contesta al Ddl Zan di definire l’identità di genere in modo disgiunto dal sesso biologico, ma legato alla percezione dell’individuo che la esprime. Eppure, l’identità di genere è definita nel nostro ordinamento da almeno quarant’anni, senza che nessuna Castellani si sia disturbata a contestarla prima che al Senato si affacciasse un disegno di legge mirante a ridurre la violenza di cui sono frequentemente oggetto le persone lesbiche, gay, bisessuali, trans*, le donne e i disabili di qualunque età, anche minori”.
A questo Castellani aggiunge l’affermazione parecchio bizzarra se non fosse gravissima “si potrà scegliere l’orientamento sessuale verso cose, animali, e/o persone di ogni genere e, perché no, anche di ogni età fino al punto che la poligamia, come l’incesto, non saranno più un tabù”. Il Pd esprime dunque estrema preoccupazione perché l’articolo tradisce una palese volontà discriminatoria verso i figli e le figlie delle famiglie arcobaleno, una posizione incompatibile con il ruolo di Autorità garante che è chiamata ad occuparsi in maniera uniforme, omogenea, non discriminatoria e non vessatoria, di tutti i bambini e le bambine”.
I deputati e le deputate del Pd ricordano anche, come evidenziato da una ricerca realizzata dall’Università degli Studi di Perugia e altri soggetti, che viene colpevolmente taciuto che nelle scuole medie e superiori umbre si contano episodi di violenza, di aggressione verbale e di discriminazione ai danni di ragazzi e ragazze appartenenti alla comunità LGBTI o percepiti dal bullo come tali, in maniera sistematica. Infine segnalano nella missiva alla Presidente come Castellani sia stata scelta per questo ruolo attraverso un iter per niente ordinario: mentre la normativa prevede che a scegliere la persona sia l’Assemblea legislativa regionale, Castellani è stata nominata direttamente dal Presidente. “Tutti questi vulnus vanno colmati. Lo dobbiamo a tutte quelle persone che sono rimaste sgomente dalle affermazioni fantasiose e inaudite di una persona evidentemente inadatta al ruolo delicato che ricopre”.
Così in una nota i membri della Commissione Infanzia e Adolescenza del Partito Democratico, On. Paolo Lattanzio, Sen. Paola Boldrini, On. Paolo Siani, On. Rosa Maria Di Giorgi e la deputata Rossella Muroni di Facciamo Eco.