• 19/03/2015

“La ratifica della convenzione internazionale per la protezione delle persone dalle sparizioni forzate è un notevole traguardo che ci pone in linea con i principali partner europei e conferma l’impegno del Parlamento e del governo italiano che ha attivamente partecipato al gruppo di lavoro che ha elaborato il testo”. Lo afferma Eleonora Cimbro deputato del Pd e relatrice del ddl votato oggi in Aula.

“La sparizione forzata è una pratica criminale che generalmente identifichiamo con le dittature latinoamericane, ma che ha origini marcatamente europee: basti pensare alle migliaia di  persone scomparse durante la dittatura nazista. Rientra tra le violazioni più gravi dei diritti umani poiché lede il diritto della persona alla sicurezza e alla tutela da parte della legge. Per lungo tempo l’assenza di un meccanismo specifico a livello internazionale, volto a proteggere le vittime e a punire i colpevoli ha rappresentato una lacuna nel diritto internazionale. Soltanto nel 2006 si è arrivati a una Convenzione adottata dall'Onu ed entrata in vigore nel 2010 che si caratterizza per un approccio globale al fenomeno, proponendosi di combatterlo in ogni sua forma e non solo al ricorrere di determinati presupposti (quali l’esistenza di un conflitto armato o la configurabilità di un attacco generalizzato e sistematico nei confronti della popolazione civile). Ratificata da quaranta Stati, di cui sette membri dell’Unione europea, configura come reato l’arresto, la detenzione, il rapimento e ogni altra forma di privazione della libertà posta in essere da agenti dello Stato, seguiti dal rifiuto di riconoscere la privazione della libertà o dall’occultamento della sorte riservata alla persona scomparsa e del luogo in cui questa si trova, ponendola al di fuori della protezione della legge”.