• 31/05/2019

“Il ministro Moavero Milanesi è a conoscenza della morte in carcere in Algeria dell’attivista per i diritti umani, Kameleddine Fekhar, avvenuta martedì scorso in seguito a uno sciopero della fame che aveva iniziato il giorno del suo arresto, il 31 marzo, per protestare contro la sua incarcerazione e quella di Brahim Hadj Auf? Il ministero degli Esteri è informato sul fatto che l’avvocato e la moglie del signor Fekhar, conosciuto e apprezzato difensore delle minoranze etniche, avevano più volte segnalato le gravi condizioni di detenzione e il rifiuto deliberato delle autorità algerine di fornirgli cure adeguate? Quali notizie ha la Farnesina su questa vicenda e, in più larga scala, riguardo gli atti di persecuzione delle popolazioni di lingua berbera in Algeria denunciate dalle associazioni per i diritti umani, in un Paese segnato da proteste popolari di massa prima per chiedere le dimissioni del presidente Bouteflika e ora del presidente ad interim Bensalah?”.

Sono le domande rivolte al ministro degli Esteri, Moavero Milanesi, dall’interrogazione presentata da Lia Quartapelle, capogruppo Dem in commissione Esteri alla Camera.

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