Per il Pd suo ruolo centrale. Ecco pacchetto nostre proposte
“Il governo deve inserire nel decreto Aiuti Ter le misure contro il caro energia in favore del Terzo settore. Lo chiediamo con ancora maggiore determinazione dopo il voto favorevole della Camera all’ordine del giorno, di cui sono prima firmataria, che impegna l’esecutivo a stanziare le risorse necessarie da destinare alle strutture socio-sanitarie accreditate, di accoglienza per anziani non autosufficienti e persone con disabilità, per far fronte al rincaro delle bollette. Perché escludere il non profit dagli aiuti, nonostante siano imprese sociali vocate al bene primario della cura e assistenza? L’attenzione del Partito democratico per il Terzo settore è invece centrale e confermata dal pacchetto di proposte e azioni contenute nel nostro programma: dalla semplificazione burocratica, alla presenza nei tavoli istituzionali; dalla collaborazione con le scuole, all’eliminazione dell’obbligo dell’Iva e alla riduzione dell’Irap; dal completamento del Registro Unico, alla valorizzazione delle prassi collaborative e di ‘amministrazione condivisa’ anche in vista del Pnrr; dai contributi a fondo perduto per far fronte alle perdite nelle due ultime annualità, al Fondo di sostegno per coprire i maggiori oneri derivanti dall’aumento di bollette e costi generali; dall’estensione dei campi in cui opera, con il rafforzamento anche del servizio civile, al suo pieno coinvolgimento nel sistema delle cure, specie dei malati cronici. Va completato quel processo fondamentale di costituzione di un vero e proprio ‘diritto del terzo settore’, anche e soprattutto per la sua peculiarità di assenza di finalità di lucro e di svolgimento di attività d’interesse generale”.
Così la deputata del Pd, Elena Carnevali, capogruppo in commissione Affari sociali.