“In questo decreto Anticipi, privo sia delle coperture che delle caratteristiche di specificità e urgenza, come in ogni decreto precedente, date privilegi a chi non ne avrebbe bisogno. Siete deboli con i forti, e fate invece i forti con i deboli. Non c’è il Paese e l’interesse generale dietro questo provvedimento. Non ci sono gli underdog. Non ci sono i giovani, nella normativa che autorizza le consulenze ai pensionati degli alti organi dello Stato e non appariva nel vostro programma elettorale. Come non ci sono i giovani senza padrini nella norma sui concorsi riservati. Non ci sono le persone oneste e corrette nella norma sui condoni, come in quella sulle pensioni percepite indebitamente di cui rinviate il recupero. Non ci sono gli underdog dietro la norma sulla chirurgia estetica a cui togliete l’Iva. No, non ci sono gli underdog, quelli marginali, chi sta sullo sfondo in questo vostro legiferare e assumere decisioni. Nelle vostre politiche ci sono solo tante sanatorie e tanti privilegi”.
Lo ha detto il deputato Pd della commissione Bilancio, Silvio Lai, intervenendo in Aula per annunciare il voto contrario del Gruppo al decreto Anticipi.
“Poi - aggiunge - in questo decreto c’è tanta, tanta propaganda, mentre il Paese si ferma e rinuncia a crescere, privo di fiducia. Perché sarà la fiducia delle imprese dei cittadini a continuare a ridursi. Scegliete, o siete costretti a farlo, di privilegiare pochi, avendo ingannato molti in campagna elettorale e così intendete proseguire. E poi ecco il capolavoro: 450 milioni di euro di sconto alle imprese energetiche a cui avevate imposto, poi chiesto, poi suggerito, poi pregato, sino a questa fragorosa e umiliante rinuncia di restituire al Paese una quota minimale di extraprofitti sui 7 miliardi di margini ottenuti nello scorso anno. Piegati - ha concluso - non da sconosciuti, ma anche qui dalle grandi aziende di cui gestite il Golden Power del 30%, di cui avete nominato gli amministratori a cui non avete nessuna possibilità di imporre nulla avendo evidentemente già soddisfatto altre esigenze”.