"Anche nel decreto crescita Lega e M5S hanno bocciato tutti gli emendamenti riguardanti i territori colpiti dai terremoti 2009 e 2016/17. Bocciata l’ulteriore proroga per la restituzione delle tasse sospese nel 2009, bocciata la riduzione al 40% delle tasse da restituire e sospese dopo il terremoto del 2016/17. Bocciato anche l’inserimento del Programma di valorizzazione territoriale per gli enti locali con l’inserimento del 4% per lo sviluppo, bocciato l’incremento del personale addetto alla ricostruzione e bocciato il fondo per i comuni per l’equilibrio di bilancio. Erano solo 6 emendamenti, li hanno bocciati tutti. Siamo da una settimana in aula sul decreto crescita, presi in ostaggio per le loro divisioni. Problema terremoti archiviato, dimenticato. Questo dodicesimo voto di fiducia dimostra che i problemi interni della maggioranza hanno soverchiato l'esercizio della democrazia. La maggioranza sta estraniando, più dei 5 governi precedenti, la democrazia parlamentare dall'attività legislativa. In sostanza le riforme importanti di questo Paese le stanno decidendo pochi capi in stanze segrete. E in tutto questo con il dl crescita più che di crescita dovremmo parlare di decrescita. In particolare la maggioranza, bocciando ogni proposta del Pd per i territori terremotati, ha bocciato e accantonato ogni richiesta proveniente dagli stessi territori che riguardava soprattutto gli aspetti della loro tenuta economico-sociale che dopo il sisma non solo hanno perso le case ma anche tutte le attività economico-sociali che avrebbero dovuto permettere una loro maggiore ripresa e rinascita. E' chiaro dunque che la crescita e la rinascita non è nell'agenda politica del governo che ogni qual volta ha necessità di fare approvare un provvedimento rapidamente per coprire le proprie beghe interne pone il voto di fiducia levando al Parlamento il diritto alla partecipazione democratica. D'altra parte anche nel precedente dl cantieri c'era stato un grossolano atteggiamento simile molto criticato dai presidenti delle regioni terremotate, rimasti evidentemente inascoltati".
Lo dice la deputata della presidenza del gruppo Pd alla Camera, Stefania Pezzopane, commentando il voto di fiducia al dl crescita.