“Il ministro Di Maio lancia oggi un altro dei suoi proclami trionfali sul lavoro, ma i numeri traballano e vorremmo proprio sapere come costruisce le sue tabelle. Di Maio ci dice che il “Decreto dignità” funziona, contrariamente a quanto pensavano i sindacati, e che i contratti a tempo indeterminato nel periodo da agosto 2018 ad aprile 2019 sono ben 328 mila. I conti non tornano e per diverse ragioni. Il decreto dignità è entrato in vigore a novembre 2018, quindi perché fare i conti da agosto, ministro? Rifacciamoli insieme i conti e prendiamo pure come riferimento il periodo che inspiegabilmente indica lei: agosto 2018>aprile 2019: i contratti a tempo indeterminato in più sono 91 mila e non 328 mila! Il ministro dovrebbe anche dirci che nel periodo novembre 2018>aprile 2019 i contratti a tempo determinato si sono ridotti di 9 mila unità a fronte dell’aumento di ben 17 mila partite Iva.
Non le viene il dubbio, ministro, che ai lavoratori non vengano più fatti contratti a termine e che in realtà stia aumentando il lavoro autonomo e che le stabilizzazioni con l’entrata in vigore del dl dignità siano state ben poche rispetto a quelle auspicate?”.
Lo scrive su facebook la deputata del Pd Debora Serracchiani, capogruppo in commissione Lavoro di Montecitorio.