“In Aula alla Camera stiamo assistendo a un dibattito surreale, dove Lega e Forza Italia lanciano anatemi privi di fondamento per difendere non si sa chi e non si capisce cosa. Il Decreto in conversione aumenta le garanzie per la difesa e rafforza la tutela della privacy degli imputati dalla pubblicazione di conversazioni irrilevanti e prive di efficacia investigativa; non leggeremo più conversazioni ‘pruriginose’ pubblicate solo per colpire l’uomo e non il crimine”.
Così Franco Vazio, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera.
“Dove sta scritto - aggiunge il deputato dem - che tutti potranno essere intercettati o potranno subire l’inserimento di un ‘Trojan’ per captare conversazioni? Un giudice autorizzerà l’intercettazione di comunicazioni, anche con l’inserimento di un ‘Trojan’, solo in presenza di gravi indizi di reato e se vi è fondato motivo di ritenere che nel domicilio si sta svolgendo l’attività criminosa; e nel caso di reati come corruzione e peculato solo se vi sono ragioni che ne giustificano l’utilizzo. Un giudice autorizzerà tali intercettazioni, anche se si parla di reati gravissimi come criminalità organizzata, terrorismo e traffico internazionale di stupefacenti, come affermano le sezioni Unite della Cassazione, solo se gli elementi indiziari sono ‘sufficienti, sicuri e obiettivi’. E allora di che si parla? Noi parliamo di lotta al crimine, volendo fornire ai giudici gli strumenti più efficaci. Noi sappiamo che i cittadini onesti nulla hanno da temere e che gli imputati e la difesa avranno garanzie e tutele che sino ad oggi non avevano. Cosa e chi tutelino la Lega e Forza Italia - conclude Franco Vazio - è meglio chiederlo a loro”.