“In questo difficile passaggio del nostro Paese, due elementi sono secondo me fondamentali: la necessità di puntare a un rapporto di collaborazione proficuo tra maggioranza e opposizione, al di là dello sterile chiacchiericcio sui cambi di esecutivo, e l’obbligo per la politica di avere un’idea, un orizzonte, per il futuro del nostro sistema industriale. Penso che in occasione del dibattito che abbiamo avuto alla Camera per la conversione del Decreto Liquidità questi due obiettivi siano stati raggiunti. Da un lato, abbiamo svolto un serio e utile lavoro parlamentare all’insegna del rispetto fra i ruoli di chi è oggi al governo e di chi si trova in minoranza; dall’altro, abbiamo avuto la capacità di modificare e migliorare il testo mettendo al centro il tema di come dovrà essere negli anni a venire un rinnovato modo di fare l'impresa, la manifattura, l'industria. Questo decreto è uno strumento fondamentale in questa fase. Offre risposte in tempi brevi alle 320mila imprese che hanno visto la loro pratica affrontata dal Fondo di garanzia, con già 16 miliardi di risorse stanziate. I primi effetti concreti, grazie ai due canali di accesso alle garanzie, quello tramite Sace per le imprese medio grandi e quello per le imprese piccole, cominciano infatti a vedersi. E anche i giornali adesso riportano notizie non solo di grandi, ma anche di piccole operazioni di liquidità, così preziose per il nostro sistema industriale".
Così Gianluca Benamati, deputato dem e vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera, intervenuto oggi in Aula sul Dl Liquidità.