Dichiarazione di Maria Cecilia Guerra, deputata gruppo Pd-Idp
“Questo milleproroghe è in primo luogo un’occasione mancata, un provvedimento che tradisce ancora una volta l’improvvisazione e l’insufficienza di questo governo a cui noi del gruppo Partito democratico Italia progressista oggi confermeremo con convinzione la nostra non fiducia”. Così Maria Cecilia Guerra, nella dichiarazione voto al decreto milleproroghe per conto del suo gruppo. Per Guerra, “sono molteplici le criticità e le occasioni mancate, a cominciare dal sottofinanziamento della sanità al nodo dell’energia, per la quale si è adottata una prospettiva di brevissimo respiro. Ricordo infatti – ha proseguito Guerra- che le risorse stanziate in legge di bilancio finiscono il 31 marzo, e dal 1 aprile non si sa cosa succederà. Penso poi – ha proseguito l’esponente del Pd-Idp - al superamento della pesante ingiustizia operata su opzione donna, una misura già molto penalizzante per le donne, che sono state ulteriormente castigate dalle decisioni discriminatorie adottate in legge di bilancio.” “E’ un decreto – ha sottolineato Guerra- che crea discriminazioni, come è accaduto per il percorso di stabilizzazione dei lavoratori del comparto sanitario da cui è rimasto escluso il personale tecnico e professionale. E’ vero, abbiamo scampato qualche pericolo, come la proroga dei diritti televisivi sul calcio da 3 a 5 anni, su cui si è poi dovuto fare marcia indietro, ma si è invece deciso di non decidere su un tema rilevante come le concessioni balneari, congelando la situazione in essere per un ulteriore anno, lasciando così gli operatori in una situazione di incertezza sulla propria attività e quindi sulla possibilità di investire”. “Siamo di fronte -ha concluso Guerra- a un provvedimento che si è dedicato più ai 1000 rivoli di interessi particolari che ad affrontare in termini trasparenti, equi ed efficienti, il tema delle proroghe.”