"Nel decreto Omnibus sulle delocalizzazioni ci sono solo pannicelli caldi. Le norme riguardano infatti esclusivamente i trasferimenti nei Paesi extra Ue e le imprese di grandi dimensioni: si tratta di deterrenti che non possono garantire il recupero delle risorse statali in tempi certi. Non vi sono soprattutto provvedimenti per promuovere la reindustrializzazione dei siti produttivi dismessi e per riqualificare i lavoratori coinvolti": è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd in Commissione Lavoro della Camera e primo firmatario di una proposta di legge contro le delocalizzazioni unilaterali delle aziende.
"Quello che proponiamo da mesi riguarda norme realmente disincentivanti, come la non possibilità per le aziende che delocalizzano di procedere alla rimozione dei macchinari, dei materiali e delle produzioni, fino a che non hanno completamente restituito gli incentivi pubblici ricevuti. Al tempo stesso proponiamo di aumentare gli attuali finanziamenti disponibili a favore delle imprese in forma di società cooperativa, costituite da lavoratori provenienti da aziende in liquidazione, specificando che tali risorse vadano anche ai progetti presentati da cooperative di dipendenti di società che delocalizzano. Così facendo si potrà facilitare, anche con il sostegno pubblico, la riconversione di stabilimenti produttivi altrimenti destinati alla chiusura. Ci auguriamo che la destra accolga gli emendamenti che proporremo in fase di conversione del decreto": conclude Emiliano Fossi.