“Il lavoro agile o smart working non è una forma di conciliazione, è un lavoro vero e proprio, in questa fase emergenziale, semplicemente prestato da remoto e davvero poco Smart.
E quindi il Partito Democratico vuole necessariamente apportare dei correttivi per cui chi usufruisce del lavoro agile deve poter usufruire, se ritiene, dei congedi parentali o del bonus baby sitting. Pensiamo a quante mamme e papà hanno i bambini in Dad poiché le scuole sono chiuse. Quei genitori anche se si trovano in smart working hanno diritto ad usufruire dei congedi o del bonus baby sitting”. Lo ha detto la deputata del Pd, Romina Mura, relatrice al provvedimento del cosiddetto decreto Pasqua, intervenendo a Radio Immagina. “Mi aspetto e mi auguro una trasversalità nel modificare il provvedimento - aggiunge Romina Mura -. D’altra parte sarebbe davvero incomprensibile che qualche forza politica si opponesse oltre che alla cancellazione dell’alternatività fra congedi, bonus e lavoro agile, anche all’aumento del congedo indennizzato, ora riconosciuto al 50%, soprattutto per le donne lavoratrici con redditi molto bassi. Queste misure di emergenza ci servono anche per iniziare a scrivere un percorso di prospettive future. Serve un forte cambio culturale e arrivare ad una redistribuzione dei carichi familiari. Finché non sarà così, saranno sempre le donne a rimetterci, a dover lasciare il lavoro dopo il primo figlio, ovvero a scegliere il part time involontario entrando così in meccanismi di povertà. E la povertà femminile è tema che dovremmo approfondire molto di più di quanto fatto sino ad ora. Credo molto nella trasversalità di questa battaglia e in un lavoro corale nei confronti del Governo affinché trovi le risorse necessarie per integrare e migliorare queste misure”.