• 20/07/2021

Dichiarazione on. Umberto Buratti, deputato del Pd

Non è possibile che chi sia stato sottoposto a un TSO possa detenere armi da fuoco. Oggi abbiamo fatto un grande passo avanti per tutelare la sicurezza dei cittadini. Ed è per questo che sprimo grande soddisfazione per l'approvazione dell'emendamento, a mia prima firma, con cui si stabilisce che il Sindaco, in qualità di autorità sanitaria, debba comunicare al Prefetto, agli uffici e comandi delle Forze di polizia l'adozione di misure o trattamenti sanitari obbligatori connessi a patologie che possono determinare il venir meno dei requisiti psico-fisici per l’idoneità all’acquisizione, alla detenzione ed al conseguimento di qualunque licenza di porto delle armi. Successivamente, con decreto, saranno stabilite le modalità informatiche e telematiche con le quali avverrà tale comunicazione. Se davvero vogliamo prevenire delitti o omicidi è urgente rivedere le norme proprio a cominciare dalla comunicazione tra le Istituzioni. Si tratta di una misura che  darà impulso all’emanazione del decreto che, come previsto dalla legislazione europea, stabilisce l'istituzione presso il Dipartimento di Pubblica Sicurezza di una banca dati per il tracciamento delle armi da fuoco. Sono i fatti di cronaca che richiamano il legislatore ad un intervento affinché si possa tempestivamente rifiutare o revocare il porto d'armi a soggetti psichicamente non idonei. La pandemia ha acuito i disagi psichici: siamo in una situazione di fragilità sempre più evidente che non può più essere trascurata.
Ho voluto anche raccogliere l'appello dell'associazione "Ognivolta onlus", nata nel 2012 su iniziativa di Gabriella Neri a dieci anni esatti dall’efferato omicidio di suo marito, Luca Ceragioli e di Jan Hilmer, rispettivamente direttore e responsabile amministrativo dell’azienda “Gifas Electric” di Massarosa (Lucca) ad opera di un ex dipendente che aveva un trascorso di ricoveri ospedalieri per trattamento sanitario obbligatorio e tentati suicidi, ma che continuava a detenere l’arma con la quale li uccise in base ad una regolare licenza.