“La decisione di dichiarare inammissibili gli emendamenti del Pd sugli ospedali fuori dal cratere non è tecnica, come sostiene la maggioranza, ma puramente politica”. Lo dichiarano Stefania Pezzopane e Camillo D’Alessandro, deputati del Partito democratico, a proposito degli emendamenti - da loro presentati e dichiarati inammissibili dal presidente della commissione – al Dl terremoto sugli ospedali Abruzzesi fuori dal cratere.
“A provarlo – spiega – è il fatto che sulle stesse soluzioni avanzate attraverso i nostri emendamenti, i grillini hanno condotto la campagna elettorale e non osano dire di no al merito del problema preferiscono usare inutili scuse. L’inammissibilità tecnica non è dunque altro che un modo goffo per togliersi dall’imbarazzo. La toppa, tuttavia, appare peggio del buco perché le nostre proposte emendative fanno proprie le sollecitazioni e i suggerimenti dei sindaci dei territori interessati. Uno degli emendamenti, quello a firma Pezzopane è esattamente quello proposto dai sindaci. Si è resa conto la maggioranza che dichiarandole inammissibili, hanno dichiarato incompetenti amministratori le cui capacità sono incontestabili? Stupisce anche che grillini e leghisti non si siano ricordati del modo in cui è stata risolta l’analoga questione dei tribunali di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona. Anche se fuori dal cratere, il precedente governo ha riconosciuto le difficoltà sofferte da quelle strutture perché su di esse si è riversato il carico dei tribunali compresi nel cratere. L’emendamento Pezzopane allora passò e grazie a ciò fu approvata una deroga alla riforma della geografia giudiziaria. Perché se vale per i tribunali non deve valere anche per gli ospedali?”.
“Ora, siccome sono stati bocciati tutti gli emendamenti al decreto si tratta di capire se la maggioranza sia disposta ad approvarli o meno. O se voglia essa stessa presentarli in altro provvedimento visto che in questo sono stati bocciati tutti gli emendamenti perché il provvedimento è stato blindato. Anche se ammessi li avrebbero bocciati, come hanno fatto per tutti gli emendamenti presentati da tutti i gruppi politici. Lega e M5S la smettano di nascondersi dietro al dito delle questioni tecniche e ci dicano se li condividono o meno. Da parte nostra, li ripresenteremo in ogni possibile occasione, a partire dall’Aula la prossima settimana“, concludono.