“La Commissione Giustizia della Camera ha respinto tutti gli emendamenti al dl tortura. Il testo approderà in Aula il 26 giugno”. Ne dà notizia Franco Vazio, deputato del Partito democratico, vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera e relatore del provvedimento.
“Avevamo detto – continua – che il reato di tortura era una priorità e come tale l’abbiamo trattato nei fatti. Possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro svolto: si tratta di norme rigorose ed allo stesso tempo chiare. D’ora in poi potrà essere incriminato del reato di tortura chi, con violenze o minacce gravi, ovvero agendo con crudeltà cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza, ovvero che si trovi in condizioni di minorata difesa. E, se a torturare sarà un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio con abuso dei poteri o in violazione dei suoi doveri, scatta la pena fino a 12 anni”.
“Introdurre il reato di tortura colma un ritardo durato quasi 30 anni, da quando l'Italia nel 1988 aveva ratificato la Convenzione Onu del 1984 contro la tortura e altri trattamenti degradanti e inumani. Tra poco, finalmente, anche nel nostro Paese torturare sarà reato e come tale sarà punito dalla legge”, conc