Dichiarazione di Mauro Berruto, deputato Pd
“L’aberrante ricerca di nuove sostanze dopanti è sempre in vantaggio sulla perenne rincorsa dell’antidoping. Una distanza che non si è mai colmata, destinata a non colmarsi mai. Il doping avrà sempre un vantaggio di tempo. Allora non c’è dubbio che il recepimento della convenzione del Consiglio d’Europa contro il doping è davvero un’ottima notizia”. Così il deputato Pd Mauro Berruto nel suo intervento in aula alla Camera. “Anche se ci abbiamo messo 20 anni, - ha proseguito Berruto- finalmente però portiamo a termine una proposta di legge che è decisamente un passo in avanti, soprattutto in termini di credibilità di un mondo che è alla ricerca di senso.” Per Berruto,
“esiste anche un “doping della programmazione”, il doping dei calendari. Finché Federazioni nazionali, federazioni internazionali e le Leghe che gestiscono i campionati più importanti non decideranno di mettersi intorno a uno stesso tavolo e di discutere della bulimia di eventi sportivi, ormai a distanza sempre più ravvicinata, vivremo una costante ipocrisia: quella di chiedere sforzi oltre l’umano ad atleti che in qualche modo vengono spinti verso la necessità per poter recuperare, di affidarsi alla chimica o alla farmacologia.” Berruto ha inoltre aggiunto che “il problema ancora più grave, rispetto allo sport professionista, sta nel contesto dello sport amatoriale. La diffusione del doping nei circuiti amatoriali sfugge invece ad ogni controllo, con rischi enormi, spesso irreparabili. Per questo – ha concluso il parlamentare Dem- assieme al provvedimento serve anche un cambio di paradigma culturale , serve investire in conoscenze , in comunicazione, in educazione , in cultura. Non c’è nulla di più volgare che violare i due principi fondamentali dello sport: la competizione leale fra gli atleti e il benessere psico-fisico che lo sport genera.