“Durante la conferenza di Confartigianato il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha lanciato un allarme relativo ad un possibile blackout energetico nazionale o europeo in relazione all’attuale assetto dell'approvvigionamento energetico. Gli ultimi casi importanti e generalizzati di blackout elettrici e di crisi di approvvigionamento del gas risalgono per l’Italia agli inizi degli anni 2000, da allora tanta strada è stata fatta per dare sicurezza energetica al Paese. I dati Mise sui flussi di gas nei primi 10 mesi del 2021 indicano una situazione italiana non così negativa nella tempesta che avvolge il settore. Ad oggi i dati tecnici su cui si basa questa previsione di interruzione dell’energia risultano essere ignoti. Quindi si chiede di quali informazioni specifiche il ministero sia a conoscenza e cosa intenda fare per assicurare la resilienza e la sicurezza del sistema energetico nazionale in questa fase di transizione energetica caratterizzata da una forte instabilità dei mercati energetici”.
Sono le domande contenute nell’interrogazione parlamentare rivolta al ministro Giancarlo Giorgetti di cui è primo firmatario il capogruppo dem in commissione Attività produttive alla Camera, Gianluca Benamati, e sottoscritta anche dai dem Francesca Bonomo, Gavino Manca, Serse Soverini e Diego Zardini.
Nell’interrogazione si segnala anche come l’Italia sia stata in grado di sviluppare “l’implementazione di un sistema gas più resistente, sicuro e con più fornitori” e abbia reso “la rete elettrica più solida grazie ad una penetrazione delle fonti rinnovabili sempre maggiore. Tutti fattori che risultano diversi e in positivo rispetto a venti anni fa. Certo i flussi da e per il nostro Paese nel 2021 sono assai diversi rispetto al 2020. Ed è un fatto importante e non negativo come il sistema gas abbia reagito bene alle variazioni dei flussi, in caduta dal mare del Nord e in aumento da Algeria e Azerbaigian”.