• 11/06/2020
“Leggo con stupita attenzione le dichiarazioni del senatore Arrigoni - resposanbile Energia della Lega - in merito ad un presunto conflitto di interessi relativo alla proposta emendativa, da me firmata assieme ai colleghi del Partito Democratico, della commissione Attività produttive della Camera che da’ al Governo la delega per il riordino del sistema della ricerca tecnologica avanzata in campo energetico e dei servizi energetici al pubblico e al privato (incluso il settore produttivo) di cui il gruppo GSE e ENEA sono i principali attori italiani per dimensione e per capacità economica. La presunta incompatibilità deriverebbe secondo il Senatore dal fatto che per storia personale sono ricercatore Enea in aspettativa; allora questo mi spinge ad informare il senatore Arrigoni che nella mia vita ho anche insegnato a contratto al Politecnico di Torino, all’Università di Pisa oltre ad avere ricevuto la mia formazione in HIMONT-MONTEDISON e lo dico ove questo dovesse servigli per identificare altre criticità nel mio operato. Purtroppo, però, mi pare che la situazione di questi settori cosi critici per il raggiungimento degli obiettivi PNIEC nel 2030 e nel 2050 sia sotto gli occhi di tutti. Basti pensare al deficitario sviluppo nazionale delle batterie elettriche, allo sviluppo della ricerca sull’idrogeno, sul metano da sintesi e d’altro lato dalla necessità di un sempre più attivo coinvolgimento sui servizi alle imprese e ai cittadini. Mi si perdonerà se invece qui non intendo parlare delle numerose pagine di giornale che hanno riguardato i contrasti al vertice GSE. Sono altre questioni. 
 
Detto ciò è stabilito che è un emendamento con le firme del mio gruppo e che reca delega al governo per procedere al riordino di sistema (il Governo quindi e non io); la mia storia personale in questi 12 anni di parlamento e la validità nell’interesse del Paese di quanto presentato dimostrano esattamente la inesistenza della tesi politica del senatore Arrigoni. Anzi rinnovo il mio convincimento che questo riordino sia oggi assolutamente necessario. Cessata l'analisi politica ci tengo, però, stante la serietà della cosa ad informare che ho dato incarico all’avv. Guido Magnesi di valutare come tutelare al meglio su questi temi la mia persona in tutte le sedi opportune”. Lo dichiara il vicepresidente Pd della commissione Attività produttive di Montecitorio, Gianluca Benamati, rispondendo alle affermazioni a mezzo stampa del senatore Arrigoni.
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