"Sta venendo applicata, solo ora, peraltro per il periodo 2015-2018, la normativa del cosiddetto 'payback' per le imprese del settore biomedicale. Si tratta di imprese particolarmente esposte alla crescita del costo dell’energia. Dalle organizzazioni di categoria e dagli enti locali dei territori, dove il settore è più presente, arriva la fortissima preoccupazione di possibili chiusure di aziende, possibili delocalizzazioni e conseguenze sul piano occupazionale. I distretti del biomedicale interessano in particolare territori già pesantemente colpiti dal sisma del 2012. Si tratta di un settore produttivo strategico per il Paese. Le risorse che in questo modo arriveranno alle Regioni non sono strutturali e sono di dubbia esigibilità, mentre sarebbe necessario un finanziamento certo, da realizzare attraverso maggiori risorse da destinare al Fondo Sanitario Nazionale e al rimborso effettivo delle spese Covid 2022, come richiesto da tutte le Regioni. Se si ritiene di intervenire sugli extraprofitti realizzati in fase Covid, occorrerebbe farlo con provvedimenti realmente efficaci e che non mettano così drammaticamente in discussione il sistema delle imprese biomedicali, in particolare quelle piccole e medie. Ho presentato una interrogazione parlamentare per sollecitare l'attenzione del governo". Lo dichiara il deputato dem Andrea De Maria.