"L'ecobonus sugli interventi di efficienza energetica sicuramente rappresenta un volano di crescita per la filiera industriale legata al settore delle costruzioni e dell'impiantistica, ma piccole e medie imprese, soprattutto artigiane, potrebbero in 5 anni avere problemi a recuperare come credito d'imposta lo sconto applicato. Come Partito democratico dunque abbiamo chiesto al governo, unitamente alle associazioni di categoria molto preoccupate, fra cui Ater, Coordinamento Free e Italia Solare, di adottare delle iniziative per non danneggiare troppo le imprese piccole in favore delle grandi. E quindi abbiamo chiesto che ci sia la possibilità per le aziende che eseguono opere di ristrutturazione di poter usare forme di cessione del credito alle banche e istituti finanziari e la trasformazione di tali crediti in rimborsi fiscali cedibili a terzi o utilizzabili in operazione di credito per i soggetti titolari dell'efficientamento energetico. Ma sembra che il governo e la maggioranza tutta siano totalmente sordi alle nostre proposte e a quelle delle imprese considerando che durante l'esame parlamentare sono state presentate numerosi emendamenti da parte del gruppo del Partito democratico volti a dare seguito alle questioni sollevate dalle associazioni, ma il Governo e la maggioranza hanno respinto come al solito tutte le proposte senza alcuna chiara motivazione".
Lo scrivono in una nota i deputati Pd della commissione Attività produttive di Montecitorio, Benamati, Fregolent, Moretto e Fragomeli, che hanno presentato una risoluzione nelle commissioni congiunte Attività produttive e Finanze della Camera.