"L’Avviso prot. n. 137 del 4 ottobre 2022 della Direzione Generale Incentivi Energia del Ministero relativo alla concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite interventi per la produzione di energia rinnovabile negli edifici delle Amministrazioni comunali penalizza fortemente la Capitale e le città più grandi del paese che devono essere la locomotiva della transizione ecologica. All’art. 3.2 di detto Avviso si stabilisce che ogni Amministrazione Comunale può presentare al massimo cinque istanze di contributo; in questo modo la Capitale pesa come il comune più piccolo d'Italia, una limitazione del tutto irragionevole poiché non tiene conto della diversità strutturale del patrimonio edilizio dei Comuni che possono presentare istanza per accesso al contributo. Ed infatti si finisce per assoggettare al medesimo trattamento Comuni dalle dimensioni molto ridotte e quelli più grandi (come ad esempio le città metropolitane) in cui vi sono migliaia di edifici che necessitano di interventi di riqualificazione energetica. Particolarmente grave è l’impatto di detta limitazione nel caso di Roma Capitale che si trova a dover ripartire le cinque istanze tra i suoi quindici municipi; si pensi solamente agli edifici scolastici dove vi sono 1490 scuole dell’infanzia, 891 elementari, 389 medie e 528 superiori. Mettere tutti i Comuni sullo stesso piano va sicuramente a penalizzare la grandi città e le Città Metropolitane. Per questo chiediamo che il ministro Pichetto Fratin intervenga affinché l’accesso ai contributi suddetti avvenga in base a criteri che considerino la dimensione del patrimonio edilizio sui cui intervenire, evitando le lamentate distorsioni al fine di rendere effettive le politiche di efficientamento e riqualificazione energetica che i Comuni sono chiamati a perseguire". Lo dichiara Andrea Casu, deputato e segretario romano del Pd, primo firmatario dell'interrogazione depositata insieme al capogruppo Pd in commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani e a tutti i deputati e le deputate romani del gruppo Pd Italia Democratica e progressista Zingaretti, Ciani, Di Biase, Madia, Mancini, Morassut e Orfini.