“Oggi sono intervenuto in aula alla Camera per illustrare l'interpellanza urgente presentata sul gravissimo incidente di Porto Marghera. Com’è potuto accadere? Di chi sono le responsabilità? Quali sostanze sono state sprigionate nell’aria, nei terreni e nell’acqua? I cittadini hanno il diritto di sapere. Inoltre va riconsiderato il monitoraggio ambientale e di gestione delle emergenze da parte delle aziende dell'area e implementato il sistema di allertamento della popolazione, che ha dimostrato tutte le sue carenze durante l'incidente. Il Governo, con il Sottosegretario Stanislao Di Piazza, ha assicurato il massimo impegno a rispondere su tutti i punti, assicurando di seguire gli sviluppi della vicenda con grande attenzione. In particolare il ministero ha riferito di aver avviato da tempo un confronto sui temi della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro con l'obiettivo di creare un quadro costruttivo tra i diversi attori coinvolti, finalizzato all'individuazione di proposte condivise per il rafforzamento del quadro di tutele e ribadito che gli accertamenti sulla dinamica dell'incidente e sul rispetto delle norme di sicurezza sono tuttora in corso e si è provveduto all'informativa all'autorità giudiziaria. Non è possibile che nel 2020 possa esplodere una fabbrica chimica che opera a poca distanza dal centro abitato ed è situata ai bordi di un ambiente fragile come la laguna di Venezia”.
Così il deputato del Pd, Nicola Pellicani.