Il tema vero riguardo la fibromialgia è il riconoscimento del dolore come malattia, perché spesso e volentieri noi abbiamo una visione delle malattie che non tiene conto di questo fattore. In questo momento ci sono associazioni di malati e i loro familiari che ci stanno ascoltando, ai quali è difficile dire che quelli che stiamo approvando oggi non sono atti che porteranno soluzioni concrete al loro disagio, ma che credo moralmente ed eticamente impegnino tutti noi a tradurli in al più presto in legge. Ci sono varie proposte di legge depositate; ne abbiamo due, una del collega Care' e una a prima firma mia, che tendono ad analizzare, spacchettare, andare a normare cosa significhi il riconoscimento di questa patologia come invalidante con, a cascata, tutte le necessarie azioni, che vanno dall'investimento in ricerca alla diagnosi sulla capacità di riconoscere e preparare le persone a riconoscere nel proprio corpo la malattia stessa, al creare la necessaria multidisciplinarietà nella gestione della persona malata. Ciò perché parlare di dolore, parlare di fibromialgia significa parlare di un contesto di malattia molto più complesso, in cui le ricadute, anche di natura psicologica, sono devastanti. Nelle proposte di legge vi è chiaramente il percorso di finanziamento e della presa in carico di questi malati, secondo un disegno di omogeneità nazionale, perché, a differenza della collega della Lega, non mi accontento di dire che esistono alcuni esempi virtuosi. Davvero crediamo che basti dire che in Friuli o in Veneto o altrove hanno la risposta e quello che capita in altre regioni non ci interessa? Davvero pensiamo che affrontare temi come questo possa voler dire disattendere i principi costituzionali di universalità del diritto alla cura, ma non solo, di democrazia, di libertà, di uguaglianza che sono fondanti per la nostra Repubblica? Io credo che la promessa solenne è che da domani mattina si cominci a lavorare in maniera sinergica con lo stesso spirito di collaborazione nel portare il tema in discussione nelle Commissioni e nell'arrivare al più presto ad approvare la legge.
Così il deputato del Pd, Gian Antonio Girelli, della commissione Affari sociali della Camera, durante la dichiarazione di voto in Aula.