“Questo caso conferma come la forza della sanità veneta stia soprattutto nelle risorse umane. E’ il caso del dott. Giovanni Gallo che, in qualità di responsabile del dipartimento prevenzione dell’allora Ulss 10, nonostante l’archiviazione decisa dal Gip su richiesta della Procura, ha continuato a dare fiducia alle testimonianze del personale collaboratore facendo avviare d’intesa con i vertici dell’Azienda delle indagini interne, supplendo di fatto alla magistratura, che hanno portato alla luce lo sconcertante caso”. E’ quanto afferma Simonetta Rubinato, deputata del Pd, in merito alla vicenda dell'infermiera che avrebbe finto di vaccinare molti dei bambini che arrivavano al suo ambulatorio, buttando via le fiale.
“Siamo di fronte – continua - ad una condotta di assoluta infedeltà di un dipendente pubblico alla azienda sanitaria, agli utenti, in questo caso dei minori, e alle regole deontologiche, che se accerta merita il massimo della sanzione”.
“Ma una riflessione è dovuta anche su come sia potuto accadere che, dopo l’indagine dei Nas attivata dall’Asl 2, si sia arrivati all’archiviazione del caso in Tribunale su richiesta della Procura”, conclude.