La presidente Meloni continua a rivendicare senza un velo di pudore i numeri del successo della lotta all’evasione forniti dall’Agenzia delle entrate, come se fossero merito dell’azione del suo governo. Noi dal nostro canto continueremo a ricordarle che solo lo scorso maggio, da Catania, equiparava ‘la lotta all’evasione a un pizzo di Stato’ e il suo partito FdI accostava l’Agenzia dell’entrate ‘all’inquisizione medievale’.
I 31 miliardi recuperati dall’Agenzia dell’entrate nel 2023 sono frutto di un lungo lavoro di potenziamento e soprattutto digitalizzazione delle misure di contrasto al sommerso. Tra queste: l’unione delle banche dati digitali, definito dalla Meloni il ‘grande fratello digitale’ e l'obbligo di fatturazione elettronica che ha dimezzato l'evasione Iva e che veniva definito dalla premier 'una follia'.
Così il capogruppo democratico nella commissione Finanze della Camera, Virginio Merola.