"Il Governo chiarisca quali procedure sono state seguite dall'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) nell'autorizzare Delfin a detenere una partecipazione qualificata superiore al 10% del capitale di Generali. Il ruolo di Generali è centrale come custode di una quota importante del risparmio italiano e di conseguenza per l’economia del Paese. Quindi è rilevante sapere se i Ministri competenti siano a conoscenza di fatti e decisioni connesse a un'operazione che, a quanto rilevato dagli osservatori, potrebbe riaprire la partita per il controllo della più grande compagnia assicurativa del Paese con oltre 500 miliardi di attività in gestione". Lo chiede la deputata Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd, in un'interrogazione, depositata oggi, al ministro dell'Economia e delle finanze, al Ministro delle Imprese e del made in Italy dello sviluppo economico, in relazione all'autorizzazione concessa dall'Ivass alla Delfin, società lussemburghese e holding finanziaria della famiglia Del Vecchio, a incrementare la sua quota nella compagnia triestina, teoricamente fino a ridosso del 20%.
Nel suo documento, Serracchiani chiede al Governo di sapere "se risponde al vero che la richiesta di salire sopra il 10 per cento del capitale di Generali sia pervenuta oltre due mesi fa e se nell’ambito delle suddette procedure autorizzative sia stata contattata anche Assicurazioni Generali". La deputata domanda inoltre all'Esecutivo di precisare "se l’autorizzazione richiesta per sanare un fatto tecnico sia stata concessa in forma incondizionata e illimitata e, nel caso, quali considerazioni l’IVASS abbia svolto a tutela del settore assicurativo e dei clienti per giungere a siffatta conclusione".