“Ancora una volta Crimi dimostra di essere in malafede e, nonostante si cimenti in tentativi riparatori, continua a minacciare la libertà di informazione. Oggi dice che il Movimento 5 stelle ha presentato un disegno di legge sul risarcimento nel caso di querele temerarie. Sarebbe una buona notizia se non fosse inutile visto che il suo atteggiamento e quello del governo nei confronti della stampa e dei giornalisti faranno in modo che vi sia una censura preventiva da parte di tutti quei giornalisti che, precari e non tutelati, eviteranno di mettersi in condizioni di avere una querela, seppur ingiustificata.”.
- lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, commentando le dichiarazioni del sottosegretario Vito Crimi -
“Il sottosegretario all’Editoria parla della cancellazione dell’Ordine dei giornalisti, proprio quando il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha approvato un testo di autoriforma – spiega la deputata Dem per andare incontro alle esigenze e alla realtà di un mercato che cambia e per affrontare le nuove sfide del giornalismo oltre che le richieste di lettrici e lettori. Parla del drastico taglio dei contributi all’editoria come se dietro quei fondi non vi fossero persone, posti di lavoro, professionalità. Il clima di terrore instaurato da Crimi – sottolinea - non solo va a ledere una professione che ha un valore sociale, ma sottrae a cittadine e cittadini elementi di verità e informazione”.
“A poco valgono le parole e le proposte di legge se – conclude Rotta - i primi a istigare alla violenza contro i giornalisti e a screditare le testate sono proprio gli estensori di quelle leggi. Crimi si faccia un esame di coscienza prima di parlare. Ed è inutile che il premier Conte si affretti a dire che i tagli non sono misure punitive. Se veramente tiene ai diritti costituzionalmente sanciti metta un freno al suo sottosegretario”.