La Presidente della Commissione Ambiente: “Nel Pnrr investimenti mirati per nuove reti contro lo spreco di acqua potabile”
“Se vogliamo davvero celebrare la Giornata Mondiale dell'Acqua, dobbiamo spendere meno parole ma fare qualche investimento in più: portare l'acqua potabile in quelle aree, penso soprattutto nel Meridione, dove arriva poco e male, ridurre le dispersioni nelle reti dove sprechiamo quasi il 50% di acqua buona e depurare le acque reflue così da salvare i nostri fiumi e i mari dall'inquinamento”. Così Alessia Rotta, presidente della commissione Ambiente della Camera.
“A questo proposito nella scorsa legge di Bilancio abbiamo proposto e votato il "Bonus idrico" – ricorda la Presidente Rotta – cioè incentivi per le famiglie al fine di aiutarle a sostituire i rubinetti. Si tratta di una misura importante, un primo passo che deve segnare l'inizio di un percorso più lungo verso una cultura di sostenibilità anche sulla nostra acqua. Un modo per rendere le famiglie più consapevoli che l'acqua potabile è un bene fondamentale che dobbiamo usare e trattare con cura e attenzione, perché è da essa dipende che la nostra stessa vita. Se con un rubinetto “intelligente” sprecherò meno acqua per lavarmi i denti o fare la doccia, significa che nel mio piccolo contribuirò a combattere e vincere una battaglia giusta: quella del diritto globale all'acqua per tutti gli esseri umani”.
“Certo poi per fare un salto di qualità anche nel nostro Paese - aggiunge Rotta - serviranno anche cospicui investimenti e una volontà politica, che ritengo abbia il ministro Govannini, per mettere la risorsa acqua al centro dei progetti di sostenibilità. Ed è in questa direzione che si sta muovendo il Pd: con i propri parlamentari, nel parere sul Pnrr, sta lavorando all'introduzione di misure specifiche nel capitolo “Tutela del Territorio e della risorsa idrica”.
“Noi chiediamo – conclude Rotta – che si presti particolare attenzione, anche di natura finanziaria, al tema dell’efficienza idrica, attraverso un percorso di superamento dei limiti derivanti dalla governance frammentata delle infrastrutture idriche. L'obiettivo è predisporre una migliore pianificazione degli investimenti, da indirizzare sia alla riduzione delle perdite nelle reti di acqua potabile, sia al rafforzamento della digitalizzazione nella manutenzione delle reti di distribuzione e fognature. Dentro questo quadro generale sono direttamente coinvolte le aziende. Per questo ci stiamo confrontando con il Ministero della Transizione Ecologica per l'adozione in tempi brevi di un decreto ministeriale che sostenga proprio le imprese in quest'ottica di rinnovamento. La battaglia culturale per il risparmio idrico, che ovviamente ha un aspetto più minuto, di livello familiare, per avere numeri rilevanti dovrà raggiungere la creazione di un vero ciclo, virtuoso e integrale, delle acque. Sono obbiettivi comuni a quelli di COP 26 (la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) che, per la Camera, ho ricordato proprio oggi all'evento "Parliamentary Leadership for the 2030 Agenda Webinar Series. Climate Leadership: Preparing for COP26”.