"Il 10 febbraio è il giorno del Ricordo. Dedicato alla memoria delle vittime delle Foibe e del dramma dell’Esodo. Ricordiamo migliaia di italiani barbaramente trucidati dall’esercito di Tito e centinaia di migliaia di donne e uomini cacciati dalle loro case e dalla loro terra. Le gravissime responsabilità del regime fascista e la sua guerra di aggressione non vanno certo dimenticate, ma non giustificano le violenze dell’esercito jugoslavo, che ha perseguito un lucido disegno di occupazione del territorio, ispirato, ad un tempo, da un’ideologia totalitaria e da un nazionalismo rivolto contro tutti gli italiani. Poi, per tanti anni quella tragedia è stata cancellata dalla memoria del Paese. E più tardi negli anni della guerra fredda, anche a seguito della rottura fra Jugoslavia e Urss. Oggi finalmente tutti gli italiani sono chiamati a ricordare quanto accaduto. Prima di tutto per un dovere di memoria verso quei nostri connazionali e poi per affermare le ragioni di un’Europa unita, che in nome della libertà e della democrazia rifiuta ogni forma di sopraffazione e totalitarismo". Così Andrea De Maria, deputato PD e Segretario di Presidenza della Camera.