• 11/06/2023

Post su Fb di Laura Boldrini  deputata Pd

Stamattina ho partecipato con grande piacere a una bella iniziativa a Rondine, un borgo secolare a poca distanza da Arezzo.

In questo posto, un tempo abbandonato, è stato avviato negli anni Novanta uno straordinario progetto di recupero che unisce la salvaguardia del patrimonio architettonico e ambientale all’impegno sociale e civico. Perché qui è stata fondata una Cittadella della Pace, dove giovani provenienti da Paesi in conflitto fra loro – o che si sono combattuti in passato – vengono ospitati per un percorso di studi volto al rifiuto della guerra e dell’odio come mezzi per la risoluzione dei problemi. Ragazzi e ragazze fino a ieri «nemici» si ritrovano a convivere, a confrontarsi, a mettere da parte l’odio, per portare poi a casa, una volta rientrati, il seme della riconciliazione. Divenendo ambasciatori di pace.

Proprio «riconciliazione» è stata la parola chiave dell’incontro di questa mattina. Con i giovani e le giovani di Rondine ho parlato anche di ciò che le donne possono fare in tal senso, del loro significativo ruolo e di come troppo spesso non sono messe in condizione di operare.

A Rondine Cittadella della Pace si costruiscono ponti per abbattere i tanti muri eretti dalla politica dell’odio.  È un’esperienza che tutte le amministrazioni pubbliche dovrebbero riprodurre e diffondere nei territori come esempio di buona pratica. Avendo ben chiaro un presupposto: con l’odio stiamo tutti peggio, ma si può sempre trovare un modo per conoscersi e capire le ragioni degli altri.