Una nuova generazione di contadini, allevatori, pastori e pescatori sta difendendo il made in Italy. Va sostenuta
“Cosa è stato fatto fino ad oggi, con quali risultati e come si intende intervenire per semplificare ai giovani l'accesso alla terra e al credito”. Lo chiedono i deputati del Pd al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina che domani risponderà sul tema durante il question time di Montecitorio.
“E’ necessario favorire uno stabile inserimento dei giovani nel mondo agricolo – scrivono nella loro interrogazione i deputati Dem – visto che i dati del Censimento Agricoltura 2010 hanno mostrato la grande difficoltà di ricambio generazionale in questo settore e un processo di senilizzazione che determina un freno alla competitività (minore propensione all’innovazione – intesa come di prodotto, di processo e di mercato – e agli investimenti) e rischi di carattere ambientale legati all’abbandono e alla conseguente riduzione della gestione del territorio. I conduttori over 65, sempre secondo i dati Istat, coltivano un quarto della SAU (superficie agricola utilizzata) nazionale e producono un quinto dell'intera produzione. Nel 2015 la Coldiretti ha segnalato una inversione di tendenza con un aumento pari al 35 per cento degli agricoltori al di sotto dei 35 anni che, tra imprenditori agricoli, coadiuvanti familiari e soci di coop agricole sono arrivati a superare le 70mila unità. Si tratta di una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori che non si limitano a produrre alimenti “made in Italy” ma che stanno contribuendo a difendere cultura e bellezza del Paese e che dunque va sostenuta in ogni modo”.