Oggi la Camera ha dato il via libera a una importante riforma, quella della giustizia tributaria. Una riforma strategica per la tutela dei diritti delle persone, per le imprese e per la nostra economia. Un obiettivo che garantisce inoltre l’accesso ai fondi del Pnrr. E’ impressionante vedere come le forze di destra, coalizzate in questa campagna elettorale con mirabolanti promesse per quando (ipotesi sciagurata) saranno al governo abbiano giudicato il passaggio parlamentare riguardante la pregiudiziale di costituzionalità. Una ulteriore conferma che l’unica cosa che li unisce e la smania di potere.
“Quindi, Fratelli d'Italia voterà a favore di una pregiudiziale (che bloccherebbe la riforma) che è più che fondata, perché crede che sia ora di superare la giustizia tributaria medievale per sudditi per approdare a quella liberale per cittadini e il primo requisito è l'indipendenza ed è l'autonomia dei giudici tributari”. (Del Mastro Delle Vedove, FdI)
“Quindi, la Lega voterà contro questa pregiudiziale di sinistra che vuole lanciare la palla in tribuna, rinviare una questione che rinviabile più non è, in attesa di un Governo di Centrodestra che finalmente guardi con soddisfazione e orgoglio al mondo delle imprese, a una giustizia più equa e a un fisco più sostenibile”. (Flavio Di Muro, Lega).
Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Affari costituzionali Stefano Ceccanti, che ha svolto in Aula la dichiarazione di voto contro la pregiudiziale.