Vicepremier fanno gioco delle parti
“Con che faccia Di Maio chiede i voti per cacciare i corrotti e gli indagati degli altri partiti? È senza vergogna e dimentica gli indagati del suo partito, a partire dalle sindache Virginia Raggi e Chiara Appendino, ma soprattutto dimentica che con i condannati ci ha fatto un governo. Oggi poi Di Maio, colto da una foga propagandistica, imputa a Salvini di non pensare al Paese ma alle poltrone. Suona paradossale che lo faccia adesso, dopo che è da un anno che in nome delle poltrone il Movimento 5 Stelle deroga a quell’onestà proposta come vessillo intorno a cui chiedere voti”
Lo dichiara Alessia Rotta Vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico
“Di Maio è stato disposto a fare un patto di governo con chi aveva un contenzioso con il Fisco da 49 milioni di euro, a votare contro l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini, ad avere come sottosegretario alle infrastrutture chi aveva già una condanna per bancarotta fraudolenta, a votare per i condoni edilizi e fiscali e oggi ad innalzare a un milione di euro la soglia per gli appalti senza gara. E oggi – sottolinea - il vicepremier pentastellato finge di avere un rigurgito di dignità”.
“Anche sugli 80 euro stanno facendo un gioco delle parti: vogliono mettere le mani in tasca a 10 milioni di italiani per cercare le risorse da mettere sulla Flat Tax, ma Salvini fa finta di non saperne niente. Non sarà con le accuse – conclude Rotta - che i due vicepremier potranno far dimenticare alle cittadine e ai cittadini i danni al Paese compiuti dal loro governo”