Una impennata dell’inflazione rischia di abbattersi sugli italiani a causa della stangata sui carburanti provocata da un governo incapace e sordo agli allarmi così come alle richieste delle parti sociali e delle opposizioni. L’incremento dei prezzi di benzina e gasolio che la destra ha provocato non prorogando il taglio delle accise finirà per scaricarsi sui consumatori, colpendo soprattutto i generi di prima necessità e assestando così un altro durissimo colpo alle famiglie che già nel 2022 hanno dovuto spendere cento euro in più per acquistare pane, pasta e farina oltre a far fronte agli eccezionali rincari delle bollette. Dopo una manovra che ha allargato le diseguaglianze, tagliato su pensioni e sanità, rinunciato all’unica vera misura in grado di aiutare le famiglie e le imprese, un taglio consistente del costo del lavoro, ora Meloni e Salvini costringono gli italiani a nuovi sacrifici. Il costo dei carburanti deve immediatamente calare e, anche attraverso il decreto aiuti quater, provvedano a prorogare gli sconti.