• 25/07/2018

“Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, è stato condannato dalla Corte di Appello di Torino a 11 mesi di reclusione per peculato e a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Paolo Savona, ministro in quota leghista del Governo Conte, è indagato per usura bancaria. Quanto sono lontani i tempi in cui i 5S salivano sul tetto di Montecitorio gridando “onestà, onestà” ed inneggiando alla lapidazione di coloro che avessero ricevuto un avviso di garanzia o avessero telefonato a qualche direttore di banca. Certo poi ci sono state le inchieste sulla sindaca Raggi e gli arresti di Lanzalone, l’uomo che ‘sussurrava’ ai 5S e al futuro ministro della Giustizia, che forse hanno indotto urla e comportamenti diversi”.

 

Così il deputato Dem Franco Vazio, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera.

 

“Noi siamo garantisti sempre - aggiunge Franco Vazio - sia quando si parli di avvisi di garanzia diretti all’ex compagno della ministra Guidi - costretta per questo a dimettersi - per procedimenti penali archiviati poco dopo, sia quando abbiamo assistito a indagini dirette nei fatti a colpire il presidente del Consiglio Renzi, che poi abbiamo scoperto costruite su prove inesistenti e addirittura fabbricate a tavolino, sia quando colpiscano altri. Però un fatto è essere garantisti, altra cosa è il giudizio politico riguardo ad una sentenza di condanna, oltretutto pronunciata in grado di appello per un delitto gravissimo ed odioso come il peculato. Cosa dice il ministro Bonafede - conclude il deputato Dem - sino a ieri crociato per ‘l’onestà del mondo’, a proposito di queste condanne e di queste inchieste? Cosa dice il M5s? Vorranno ancora aprire le Istituzioni come scatolette di tonno o di fronte a tutte queste perle di onestà preferiranno nascondere tutto sotto il tappeto del silenzio e dell’omertà?”.