• 15/05/2019

“Il traforo non deve chiudere e basta, così ho ribadito questa mattina al governo. Ma la risposta del governo alla mia interrogazione sulla vicenda delle gallerie del Gran Sasso e sul rischio di chiusura dell’autostrada, stamattina in commissione Ambiente, è stata assolutamente insoddisfacente. Ho avuto la netta sensazione che il governo non stia tenendo conto della situazione di estrema emergenza venutasi a creare nel territorio della Regione Abruzzo e che i ministri non dialoghino tra di loro. Un caos assoluto. Il sottosegretario all’Ambiente, Salvatore Micillo, si è limitato a uno sperticato uso di condizionali per il recupero dei 172 milioni di euro necessari per gli interventi infrastrutturali. Un inutile balbettio, senza l’assunzione di alcun impegno certo. Un’assenza di strategia confermata dalle parole del ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, che sulla riunione di ieri al MiT è ancora reticente e opaco. Il traforo non deve chiudere, basta chiacchiere. Un governo degno di questo nome, dinnanzi all’ipotesi di un disastro ambientale e della spaccatura in due parti dal punto di vista dei collegamenti della Regione, avrebbe immediatamente nominato il commissario per le opere da realizzare e stanzierebbe le risorse nel primo provvedimento utile, il decreto Cantieri. Perché non lo ha fatto nel testo governativo? Perché non lo presenta come emendamento? Purtroppo, M5s e Lega hanno ormai ampiamente dimostrato di essere capaci solo alla propaganda. Il traforo non chiude, non può chiudere, non deve chiudere”.

 

Così Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, commenta la risposta del governo all’interrogazione presentata insieme a Chiara Braga, capogruppo Dem in commissione Ambiente.