Ancora una volta il governo butta via il bambino con l'acqua sporca. Invece di programmare un contrasto efficace alla proliferazione del granchio blu, come hanno fatto già altre nazioni europee utilizzando metodi ecosostenibili, vorrebbe adesso autorizzare la pesca a strascico vicino alle coste. Ripristinando quindi una procedura, vietata dall'Europa dal 2006, perché causa la distruzione dei fondali e della biodiversità marina in maniera spesso irreversibile": è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.
"L’utilizzo della pesca a strascico non danneggerebbe poi soltanto la pesca artigianale e l'attività dei piccoli pescherecci ma addirittura l'intero comparto catturando il novellame di specie ad alto valore commerciale. Anche in questo caso è emersa la superficialità della destra: ad agosto in piena emergenza ha stanziato solo un milione di euro mentre la premier Meloni credeva di mettere tutto a tacere esaltando superficialmente le proprietà culinarie dei granchi. Oggi il governo ha stanziato risorse maggiori, non ancora comunque assolutamente sufficienti, senza nessuna programmazione e sperando che siano i soli pescatori, distruggendo i fondali e le nostre ricchezze ambientali, a risolvere il problema": conclude Marco Simiani.