• 27/04/2022

“E’ indispensabile l’inserimento delle attività di produzione di energia idroelettrica tra i campi di rilevanza strategica per i quali il governo può prevedere l’esercizio del Golden Power”. Lo dichiara l’on. Enrico Borghi, membro del Copasir e responsabile politiche della sicurezza della segreteria nazionale del Partito Democratico.
“Le complesse discussioni attorno alla legge sulla concorrenza -prosegue Borghi- alimentano la preoccupazione da noi già espressa circa il rischio che la gestione degli impianti idroelettrici italiani cada in mani straniere, addirittura anonime se venisse approvato  l’emendamento di introduzione della finanza di progetto che rischierebbe di mettere nelle mani di fondi stranieri, anche sovrani e anche estranei al nostro sistema di alleanza e di difesa, parti del settore idroelettrico nazionale. Allo stato, l’attività di produzione di energia idroelettrica, ma anche di qualsiasi altra fonte rinnovabile, non rientra tra i settori di rilevanza strategica per i quali può scattare lo scudo di poteri speciali. Ciò è anche confermato dal fatto che nel corso del 2021, di fronte ad acquisizioni di aziende attive nel settore idroelettriche, all’esito dell’ istruttoria Palazzo Chigi ha optato per la non applicabilità della normativa Golden Power, giustificando le operazioni notificate come non rientranti nel perimetro di attuazione della normativa sui poteri speciali. Dal nostro punto di vista, quindi, è indispensabile che si proceda con una riforma della normativa estendendo l’applicazione dei poteri speciali al settore idroelettrico e alle altre fonti rinnovabili, e quindi verificare l’applicabilità della normativa Golden Power ai bandi già emessi o in corso di emissione da parte delle Regioni per la concessione in gestione delle infrastrutture energetiche”.