"Finalmente oggi l'Ue ha ammesso che l'Italia non può essere lasciata da sola a gestire l'emergenza immigrazione. Speriamo che adesso si passi dalle enunciazioni di principio all'impegno concreto e diretto. La decisione di estendere l'operazione ‘Triton’ almeno fino alla fine del 2015 e di assegnare al nostro Paese un finanziamento di emergenza per 13,7 milioni di euro è certamente un passo avanti anche se non sufficiente. Al punto in cui siamo ci vorrebbe un piano come quello che a suo tempo fu varato per far fronte alle migliaia di profughi del Kosovo”. Lo afferma, in una nota, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd.
“Se da una parte è necessario aumentare le risorse economiche - prosegue Bordo - dall'altra ciascun Paese deve fare la sua parte fino in fondo per gestire i flussi di migranti, altrimenti la situazione sarà destinata a peggiorare, anche con il miglioramento delle condizioni meteo. E comunque rimango convinto del fatto che il modo migliore per far diminuire i ‘viaggi della speranza’ nel Mediterraneo sia quello di intervenire a monte, mobilitando risorse ed energie per stabilizzare i Paesi da cui partono i barconi, primo fra tutti la Libia”.
“In questo quadro già molto difficile, inoltre, è certamente da condannare chi, dentro e fuori l'Italia, sfrutta il dramma dei migranti che arrivano dalla Libia per fare campagna elettorale. Sostenere che i barconi carichi di persone, spesso in fuga dalle guerre, siano in realtà 'cavalli di Troia' per trasportare centinaia di terroristi dell’Isis in Italia e in Europa non solo è falso, come tra l’altro sostengono i nostri servizi di intelligence, ma contribuisce a nutrire tra i cittadini sentimenti di paura e, spesso, di risentimento”.